Ho scelto Vladimir Derevianko per il personaggio del Re in "Illusioni" - come nel Lago dei Cigni" perchè come coreografo sono sempre stato interessato alla figura dell'estraneo. Il Re è un essere isolato da tutti coloro che lo circondano e Vladimir, se vogliamo è l'estrano fra i ballerini. Sebbene sia un étoile e un danseur noble egli non ha certo la personalità o l'aspetto stereotipato e banale del primo ballerino, un cliché che detesto. Egli è, dunque, l'interprete ideale per me che voglio arricchire la letteratura della danza creando ruoli al di fuori della "tipologia" normale.
Mi affascina vedere come Derevianko, così semplice e dimesso nella vita di tutti i giorni, si trasformi in grande ballerino. Ma il Re Ludwig di "Illusioni" non poteva essere il principe tipico, e pertanto banale, dei grandi balletti classici. Il ruolo di Ludwig richiede sia le qualità estetiche che il virtuosismo del danseur noble ma anche fragilità, sensibilità e vulnerabilità. Ho trovato tutte queste caratteristiche, insieme ad una presenza veramente aristocratica, in Vladimir Derevianko.
Anche Drosselmeyer nel mio "Schiaccianoci" è un "animale esotico" ed è per questo che il ruolo calza Derevianko a pennello. Il personaggio s'ispira al grande coreografo ottocentesco Petipa il quale, come d'altronde tutti i creatori, è un essere terribilmente vulnerabile. Oltre ad un sano senso dell'umorismo, il ballerino che interpreta Drosselmeyer-Petipa deve amare profondamente la danza, proprio come Vladimir Derevianko.